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Correlazioni in Medicina



Arresto cardiaco iniziale in pazienti ospedalizzati con polmonite


La polmonite è la principale causa infettiva di mortalità.
Il deterioramento precoce e il decesso comunemente derivano da sepsi progressiva, shock, insufficienza respiratoria e complicanze cardiache.

Dati recenti suggeriscono che anche l'arresto cardiaco può essere comune, ma pochi studi precedenti hanno affrontato questa evenienza.
Di conseguenza, si è cercato di caratterizzare l’arresto cardiaco precoce nei pazienti ospedalizzati con polmonite.

È stata condotta una analisi retrospettiva di un database multicentrico di arresto cardiaco, con dati da più di 500 ospedali Nordamericani.
Sono stati inclusi eventi di arresto cardiaco in ospedale che si sono verificati in adulti con polmonite che vivevano in casa di cura entro le prime 72 ore dopo il ricovero in ospedale.

Sono state confrontate le caratteristiche del paziente e degli eventi per i pazienti con e senza polmonite.
Per i pazienti con polmonite, sono anche stati confrontati gli eventi in base al luogo in cui si sono verificati.

Sono stati identificati 4453 episodi di primo arresto cardiaco in pazienti che sono stati ricoverati con polmonite.
Tra i pazienti con preesistente polmonite, solo il 36.5% era sottoposto a ventilazione meccanica e solo il 33.3% veniva trattato con infusioni di farmaci vasoattivi prima dell'arresto cardiaco.

Solo il 52.3% dei pazienti del reparto stava eseguendo monitoraggi ECG prima dell’arresto cardiaco.

I ritmi defibrillabili erano non-comuni in tutti i pazienti con polmonite ( tachicardia o fibrillazione ventricolare, 14.8% ).

I pazienti del reparto erano significativamente più anziani rispetto ai pazienti in terapia intensiva.

In conclusione, nei pazienti con preesistente polmonite, l'arresto cardiaco può verificarsi in assenza di precedenti shock o insufficienza respiratoria.
I medici devono fare attenzione alla possibilità di un brusco collasso cardiopolmonare, e gli studi futuri dovrebbero affrontare questa possibilità.
Il meccanismo può coinvolgere ischemia miocardica, risposta maladattativa alla ipossia, cardiomiopatia correlata alla sepsi, o altri fenomeni. ( Xagena2012 )

Carr GE et al, Chest 2012; 141: 1528-1536

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